"La Spartenza" a Milano

Si terrà a Milano dal 13 al 16 settembre, il Festival Internazionale del Documentario “Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà”, l’importante appuntamento con il cinema del reale, aperto al pubblico con ingresso gratuito, organizzato dalla società di produzione Frankieshowbiz, con la direzione artistica di Fabrizio Grosoli. Madrina della quarta edizione del Festival sarà l’attrice e regista Lorenza Indovina.
Al Festival temi di grande attualità mondiale saranno narrati, trattati, indagati attraverso il racconto del cinema del reale, un racconto che supera le barriere e porta uno sguardo autentico capace di offrire nuove consapevolezze. Le donne e il coraggio, la società e l’ambiente, la corruzione, l’identità di genere, l’immigrazione e il mare quale palcoscenico, teatro e crocevia secolare di guerra e di pace, di cultura e di civiltà, messaggero di storie di lavoro e sopravvivenza, ma anche muto spettatore di amore e di dolore. E ancora tecnologia, innovazione e futuro.
Durante i quattro giorni del Festival che trasformeranno Milano nella capitale del documentario, saranno raccontate, attraverso storie e voci diverse in grado di portare alla luce senza filtri aspetti poco noti o rimossi dal nostro quotidiano, la società e i suoi mutamenti.
L’ampia programmazione del 4° Festival prevede la visione di una selezione di film documentari nazionali e internazionali in anteprima alla presenza di ospiti, autori e autrici internazionali, masterclass, incontri e panel di approfondimento.
6 film documentari fuori concorso della migliore produzione cinematografica italiana contemporanea, tra cui l’anteprima de “La Spartenza” di Salvo Cuccia, in programma venerdì 14 settembre al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano.
Il documentario si ispira alla autobiografia di Tommaso Bordonaro “La Spartenza”, che vinse il premio Pieve 1990 per il miglior diario inedito. Spartenza significa separazione e partenza. Bordonaro emigrò nel 1948 negli USA e il documentario ci porta tra Bolognetta e il New Jersey. La sua storia è un frammento della storia generale delle migrazioni, toccante e unica perché raccontata in prima persona da un migrante. Ci interessa l’unicità e la particolarità della sua storia: la testimonianza di un solo individuo tra milioni di migranti, raccontata attraverso il libro e circa quattro ore di film privati.

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