Il “Museo delle Spartenze dell’area di Rocca Busambra”, istituzione del Comune di Villafrati, componente della “Rete dei Musei siciliani dell’emigrazione” e della rete “Museologica”, organizza per il mese di Ottobre 2018 alcuni momenti di riflessione sulle migrazioni di ieri e di oggi, intitolati “Ottobre, andiamo. E’ tempo di migrare”.
Il Museo, inaugurato il 28 gennaio scorso, vuole rappresentare e documentare il fenomeno migratorio che, a partire dalla fine del secolo XIX ha colpito il nostro territorio, continuando nei decenni successivi fino ai giorni nostri. Nel periodo 1894-1920 sono emigrati circa 50.000 abitanti dai comuni di riferimento del Museo, che comprende, oltre a Villafrati, i Comuni di Corleone, Bolognetta, Marineo, Cefalà Diana, Godrano, Ventimiglia di Sicilia, Baucina, Ciminna, Prizzi, Vicari, Lercara Friddi, Mezzojuso e Campofelice di Fitalia. Paesi destinatari sono stati le due Americhe, i Paesi europei (soprattutto Svizzera, RFT, Francia), e il settentrione d’Italia. Nei saloni espositivi sono presenti documenti, oggetti, fotografie, filmati, arredi, bauli e valige che consentono al visitatore, anche grazie alle istallazioni dell’artista Domenico Giammanco, di immergersi nel passato della nostra popolazione.
Apriremo le iniziative il 3 ottobre, Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza, istituita dalla legge 45 del 2016 con lo scopo diricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.
In quella data il Comune di Villafrati ed il Museo organizzeranno un seminario informativo su cosa significa essere tutore volontario. Si vuole far conoscere la figura del tutore, quale forma di cittadinanza attiva, che valorizza la responsabilità dell’adulto nel servizio e nella cura dell’infanzia, ma anche nella costruzione di una comunità sociale educativamente connotata. Considerando che tra i nuovi protagonisti del fenomeno migratorio i Minori stranieri non accompagnati MSNA rappresentano un numero sempre maggiore di migranti che fuggono da violenze, guerre e miseria e che sbarcano sul nostro territorio nazionale, ritrovandosi nella maggior parte delle volte in condizione di alta vulnerabilità in quanto affrontano il viaggio senza i propri genitori durante l’infanzia o l’adolescenza, riteniamo che si debba porre attenzione ai loro bisogni e valorizzare la loro individualità culturale e religiosa, favorendo la piena integrazione nel contesto di arrivo, per superare la condizione di “straniero/nemico” in cui si viene a trovare il minore una volta giunto in Italia.
Si intende inoltre evidenziare la cultura migratoria presente in Sicilia attraverso la valorizzazione di opere cinematografiche realizzate nel passato e negli anni più recenti e attraverso la diffusione dell’opera poetica dell’emigrata siciliana Carmela “Millie” Galante Costa (Castellammare del Golfo 1910- Arizona 1968), che vedrà la presenza della pronipote Hildegard Nimke Pleva che verrà dagli Stati Uniti per presentare la nuova edizione del volume “Cu tia avissi avutu furtezza e casteddu” (in siciliano, italiano ed inglese) e far rivivere la vicenda della prozia Millie, giunta nel 1921 negli Stati Uniti, dicentata sarta di un grande atelier di moda: colpita da un male incurabile, ha scritto quaranta componimenti poetici nella parlata di Castellammare del Golfo.
Per dare vita alla costruzione di nuove tappe nella realizzazione del Museo delle Spartenze ospiteremo i responsabili del “MIM - Museo interattivo delle migrazioni” di Belluno, emanazione dell’Associazione “Bellunesi nel mondo,” con cui sarà pubblicamente firmato un protocollo di intesa per mettere in cantiere varie e diverse forme di collaborazione culturale e ricettiva nei prossimi anni.
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