Un museo del territorio
Il Museo raccoglie donazioni temporanee o permanenti di documenti, foto, oggetti, filmati effettuate dai cittadini e si avvale della partecipazione attiva di volontari, associazioni e scuole del territorio. Ciascuna donazione sarà documentata da apposita ricevuta e segnalata da pubblico riconoscimento nelle sale dell‘istituzione. Prende nome dal vocabolo siciliano spartenza che indica “separazione, divisione, distacco” ed è presente in molti canti popolari, nelle tradizioni religiose, nel titolo del libro di Tommaso Bordonaro “La spartenza” (Einaudi 1991, Navarra 2013), da cui è stata tratta l’opera teatrale omonima messa in scena dalla Compagnia del “Teatro del Baglio” di Villafrati. Ha come logo un globo terrestre - che indica il carattere planetario delle migrazioni, la presenza dei siciliani in ogni regione del mondo - diventato gomitolo per ricordare l’abitudine di molti che si imbarcavano di affidare il capo di un gomitolo di lana ai parenti che restavano nei porti: l’interruzione del filo segnava il definitivo distacco. Ha sede nel settecentesco Palazzo Filangeri nel complesso del “Baglio”, fino a metà del Novecento residenza e centro del potere amministrativo-economico-politico dei latifondisti conti di San Marco, principi di Mirto, poi acquisito dal Comune di Villafrati.
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